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Reggina, Taibi: ‘Credo di meritarmi un po’ di credito, certe critiche non fanno bene al presidente Gallo’

Il direttore sportivo amaranto ha incontrato la stampa spiegando alcuni punti relativi al calciomercato

Massimo Taibi, a mercato quasi concluso, incontra la stampa e sembra tenere a puntualizzare alcuni aspetti legati alle operazioni condotte dalla Reggina. “Abbiamo fatto – precisa –  30 operazioni di mercato. Siamo una delle poche quadre che ha operato. Dopo il lockdown c’è stata una crisi che ha colpito tutto il nostro Paese. Tutte le squadre hanno problematiche nel fare mercato”.

Reggina: tanti cambiamenti, Taibi li spiega

Tra le analisi fatte al modo di condurre le operazioni fino al momento, qualche voce ha manifestato perplessità rispetto alle troppe rinunce ai protagonisti della passata stagione. “Abbiamo vinto – ricorda Taibi – un campionato con trenta over. Lo scorso anno in Serie C non c’erano delle regole e questo ci ha permesso di fare una squadra competitiva, affinché questa squadra potesse avere delle gioie. Quest’anno la B ci impone 18 over. Di conseguenza, già a livello matematico, dovevano uscirne 12 più 5-6 per dare spazio ad altri. Era normale che si facesse un mercato in uscita in questo momento. Personalmente con mister e presidente abbiamo  ponderano su dove potevamo migliorare una squadra che in C ha fatto benissimo. La B è un campionato molto diverso. Abbiamo potenziato tutti i vari settori, ma abbiamo tenuto lo zoccolo duro. Avremo 13-14 giocatori”.

Obiettivo richiesto: restare uniti

“Sono state scelte dolorose. Però – incalza il ds –  io sono del parere che direttori sportivi, allenatori e giocatori passano.  La società e la maglia restano, ho il dovere di fare scelte migliori possibili per questa piazza”.

La Reggina dopo sei anni ritrova il campionato di Serie B. L’invito che arriva da colui che si occupa dell’area tecnica della società amaranto è quella di restare compatti. “Sono fiducioso – aggiunge Taibi –  per quello che è stato fatto.  Esorto a stare vicini a questa squadra, perché noi abbiamo bisogno del tifoso reggino. Non solo allo stadio quando si potrà aprire e quando vinciamo. Io ho bisogno soprattutto quando le cose non vanno bene.  Sarà importantissimo essere tutti uniti. Il mio compito sarà quello di avvicinare sempre più i giocatori”.

Dall’avvento di Gallo la percezione della Reggina nell’immaginario collettivo è cambiata. “Due anni fa – rivela Taibi –  giocatori mi dicevano di no quando gli chiedevo di venire a Reggio. Tutti appena sentono Reggio vogliono venire. Adesso faticano ad andare via. Quando faccio mercato ragiono con la testa e si possono fare errori”.

Nelle ultime ore sta rimbalzando sempre più forte la voce secondo cui la Reggina potrebbe abbracciare Nikola Vasic per l’attacco. Un calciatore che proviene dalla Serie B svedese. Un nome molto diverso da altri come quello di Falcinelli. Il riferimento al calciatore nord europeo da parte del direttore sportivo non è chiaro, ma appare velatamente concreto .

Taibi spiega l’operazione Vasic

Si è fatta   – dice Taibi – un po’ di confusione per un giocatore che arriverà. Noi in attacco abbiamo bisogno di quattro calciatori. Noi abbiamo tre nazionali. Abbiamo pensato di fare un quinto giocatore come un di più. Credo in questo giocatore. Ci può dare soddisfazione. Per me è un giocatore da Reggina.  Il campo dirà la verità. Chiedo un po’ di credito per quello che è stato fatto. Poi se le cose non andranno bene, sarò io a prendermi le mie responsabilità. Sembra che sto prendendo un pacco postale. Non lo abbiamo ancora chiuso comunque”.

Poi i riferimenti alle potenzialità del territorio e al presidente Gallo. “Noi  – afferma il ds  – siamo una società fantastica, una città bellissima, possiamo fare bene. Ma dobbiamo restare tutti uniti. Il presidente vive di Reggina, ci sentiamo dieci volte al giorno. Ha un entusiasmo incredibile. Certe critiche al presidente non fanno bene, anche se lui moltiplica forze ed entusiasmo”.

E poi un ultimo riferimento ai calciatori andati via: “Questa squadra che abbiamo costruito è sensibilmente migliorata rispetto alla passata stagione. Tutti i giocatori che sono andati via sono stati gratificati dalla società. Sono andati via facendo due o tre anni di contratto e non dimentichiamo che grazie a noi sono andati a fare un contratto diverso, con squadre di Lega Pro importanti. Tutti quelli che sono andati via avevano contratti da B e hanno preteso lo stesso trattamento. Nessuna squadra di B mi ha chiesto chi è uscito. Non capisco perché io non posso fare delle scelte”.

 

 

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3 anni fa

Taibi ascolta solo le parole di chi vi sta sempre accanto aldilà della categoria … Tutti professori senza cattedra rassili futtiri???

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