Dopo quasi sette mesi la squadra amaranto torna a giocare una partita di campionato, sembra passata una vita.
Otto marzo. La Reggina non gioca una partita di campionato da quella data. Paolucci e Sarao regalarono l’ennesima vittoria di un campionato contrassegnato da una marcia trionfale.
Adesso, però. inizia una nuova storia. Si fatica quasi a crederci, se si considera tutto quello che è successo in quasi sette mesi. A livello calcistico, ma anche e soprattutto umano. La sensazione di rivivere una vigilia di campionato è una sensazione strana.
Salernitana-Reggina: festa mancata
Lo è perché, in fondo, si era persa l’abitudine. La conferenza stampa di Toscano, l’attesa dei convocati e i pensieri che vanno a immaginare quello che potrà accadere a Salerno.
Lo è perché all’Arechi non ci sarà la solita festa. Lo spot per il calcio regalato da due tifoserie straordinarie legate da un gemellaggio straordinario. Si giocherà a porte chiuse e si farà fatica ad immaginare una normalità che, in fondo, non c’è. Basti pensare al fatto che, fino ad ora, la Reggina non ha mai giocato una partita ufficiale a porte chiuse.
Alle 14 del sabato (occhio a non sbagliare l’orario) la palla inizierà a rotolare e si tornerà a sperare che vada a gonfiare la rete.
Parte un campionato di Serie B tutto da vivere e che la Reggina ritrova dopo sei anni.