La partita del Castellani ha spiegato come, al momento, gli amaranto devono guardare a posizioni diverse dalla vetta.
Un bagno di umiltà, stavolta totale. Lo si può definire così il ko rimediato dalla Reggina ad Empoli. Il secondo consecutivo dopo quello subito ad opera della Spal al Granillo.
Stavolta non ci sono attenuanti. Non ci sono episodi negativi che mitigano il giudizio e neanche prestazioni che permettono di dire che il passo falso è immeritato.
Stavolta c’è un’unica certezza: l’Empoli è nettamente superiore alla Reggina. Per quarantacinque minuti ha lavorato ai fianchi la squadra di Toscano che ha offerto una prova rivelatasi rinunciataria fin dai primi minuti.
Il ritmo sostenuto dei toscani e il passo non esattamente rapido degli amaranto si sono visti subito.
Il tris maturato nella ripresa con le firme di Mancuso, Matos e Olivieri è stato la logica conseguenza di una prova inconsistente degli amaranto che, di fatto, non hanno mai tirato in porta.
In questi casi la cosa migliore da fare è trarre insegnamento da quanto accaduto e iniziare anche a prendere contezza del proprio livello. Al momento la Reggina non è all’altezza dell’Empoli e neanche di chi aspira a vincere il campionato.
Il tempo dirà se gli uomini di Mimmo Toscano saranno in grado di stare quantomeno a ridosso delle prime posizioni o se riusciranno a sovvertire i primi giudizi, ma l’attualità al momento è più chiara che mai.