Attese diverse risposte dalla sfida tra amaranto e nerazzurri: il periodo di stop delle due squadre è stato differente, ma comunque abbondante per lavorare sui punti interrogativi captati finora
Dopo una settimana di riposo forzato dal campionato, la Reggina può unicamente pensare alla sfida di domenica con il Pisa, in programma alle 21 al ”Granillo”. Gli amaranto potranno focalizzare il proprio impegno sul prossimo avversario dopo aver trascorso diversi giorni ad analizzare gli errori commessi nelle ultime uscite e cercare di raddrizzare ciò che finora è andato storto.
Se effettivamente la sosta, in tal senso, sarà servita, lo si vedrà già a partire da domenica sera, dove gli uomini di mister Toscano saranno chiamati a reagire ai due ko consecutivi rimediati. Fondamentale sarà l’approccio alla gara, uno tra gli aspetti su cui gli amaranto hanno riflettuto e lavorato nei giorni scorsi.
Passando in casa nerazzurra, invece, sarà interessante capire che tipo di partita svolgerà la squadra di D’Angelo, che probabilmente, così come la Reggina, dovrà fare a meno di qualche elemento. Sulla carta, però, il team toscano vanta una sosta prolungata che potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio. Il Pisa, infatti, considerando il rinvio della gara del 7 novembre con l’Ascoli, non scende in campo dal 31 di ottobre contro il Vicenza, per un totale di 22 giorni di fermo dalle gare di campionato.
Capitan Gucher e compagni, dunque, hanno beneficiato di maggior tempo rispetto agli amaranto per preparare la sfida del ”Granillo”, terreno sul quale verranno fuori i frutti della preparazione ‘allargata’ di entrambe le squadre…