Il Divin Codino era ad un passo dal vestire l’amaranto, ma irruppero le Rondinelle: con una protagonista inattesa…

Baggio alla Reggina è stato il sogno, incredibile, per una lunga e pazza estate, quella del 2000. Il presidente Foti fece di tutto per portare in amaranto il Divin Codino, libero dopo l’avventura all’Inter.

Il calcio italiano si era dimenticato di uno dei calciatori più forti di tutti i tempi, la “piccola” Reggina ci aveva preso la bocca e sognava di vedere Baggio con la maglia amaranto e regalare magie al Granillo. In quel momento la storia del club reggino poteva trasformarsi in leggenda, ma di mezzo si mise il Brescia del compianto Gino Corioni, con Carletto Mazzone come grande alleato.

Quando tutto era apparecchiato per l’approdo a Reggio Calabria del Codino più famoso del mondo, ecco che un bel giorno si mise di mezzo…la moglie dell’allora patron bresciano. “Gino, perché non proviamo noi a prendere a Baggio? Siamo una squadra come la Reggina che lotterà per la salvezza….“, le parole più o meno fedeli della consorte dello storico patron delle Rondinelle. Il gustoso retroscena è stato svelato dal collega Cristiano Tognoli de Il Giornale di Brescia a Radio Gamma No Stop.

Sappiamo tutti poi come è finita la storia. Corioni ruppe gli indugi, Mazzone fece da diplomatico e Roberto accettò di vestire la maglia del Brescia: lasciando i tifosi della Reggina nell’amarezza più profonda. Beffati e danneggiati considerando che quasi dodici mesi dopo la squadra di Colomba venne beffata allo spareggio salvezza contro il Verona e perse anche la serie A.