Il direttore sportivo ha visto la partita dal settore che rappresenta, quando gremito, il cuore del tifo amaranto più acceso
“Taibi vola, sotto la curva vola, la curva si innamora…”. Per chi ha circa trent’anni o più il motivetto non sarà affatto sconosciuto. Sulle note di una celebre canzone cantata da Lorella Cuccarini (La notte vola) la Curva Sud, a cavallo degli anni 2000, caricava così il portierone amaranto Massimo Taibi.
L’attuale ds amaranto era una sorta di totem dei primi anni di Serie A, oltre ad essere un giocatore che faceva la differenza. Arrivò a Reggio solo perché un paio di papere al Manchester United gli fecero perdere il posto, ma era assolutamente un lusso per una squadra che doveva lottare per non retrocedere. La sua sfortuna è stata forse quella di essere nato nella stessa generazioni di autentici mostri sacri come Pagliuca, Toldo, Peruzzi o un Buffon che, ai tempi, bruciava le tappe pur essendo più piccolo.
A distanza di anni diventa perciò significativa la foto che in un Reggina-Brescia lo ritrae esultante per un gol degli amaranto. Era una partita di fondamentale importanza per la squadra che ha costruito, i cui cattivi risultati iniziavano ad alimentare discussioni sul suo operato.
Lo scatto lo mostra esultante come un bambino per un gol della Reggina, sotto quella curva di cui si è sempre detto innamorato. A fine gara non avrà lanciato la maglia come ai bei tempi, ma la soddisfazione per la vittoria sarà stata comunque alta.