Quinta sconfitta nelle ultime sei gare: campanello d’allarme in casa amaranto e tecnico potenzialmente a rischio

Non può che essere negativo il bilancio della Reggina dopo queste prime undici giornate di campionato, dove le buone impressioni iniziali sono state spazzate via da un rendimento altalenante fatto di insuccessi e prestazioni poco convincenti.

Specie nell’ultimo periodo (precisamente dall’inizio di novembre), la squadra è incappata in una sorta di involuzione, incassando ben cinque sconfitte nelle ultime se partite.

Sul banco degli imputati, non poteva non finire Mimmo Toscano. Perchè, si sa, è sempre l’allenatore a finire in bilico quando i risultati non arrivano. Andrebbe fatto un ‘mea culpa’ generale, dal momento in cui nessuna componente, ci sentiamo di dire, è totalmente esente da colpe. Ma torniamo al tecnico.

Chi rischia di più è sicuramente lui, messo in discussione già qualche settimana addietro e poi doppiamente ‘blindato’ dal club amaranto. “Toscano resta con noi, piena fiducia in lui”, è stato il messaggio divulgato dal patron Gallo in seguito alla sconfitta col Pisa. Messaggio, però, non ribadito nelle ultime ore, dove è regnato il silenzio ed il nome del tecnico reggino ha iniziato a traballare, al punto che è già emerso qualche nome per la sua successione.

Finora nessun esposto della società a riguardo, sinonimo di continuità di rapporto, specie in virtù dell’incontro ravvicinato con il Venezia. Una sfida chiave, probabilmente quella che potrebbe decidere il futuro del tecnico. E se fino ad ora l’allenatore amaranto era visto come uno degli “intoccabili”, la sensazione è che ad oggi non lo è più. Per questo, contro i veneti, per Toscano potrebbe essere l’ultima chiamata, con la parola d’ordine che sembra essere soltanto una: vincere.