Al Granillo sbarca una squadra che nelle ultime gare ha ottenuto meno di quanto avrebbe potuto.
Volendo descrivere l’Entella la si può etichettare come la tipica squadra di Serie B. Nel senso che, pur essendo una squadra di bassa classifica e avendo pochi grandi nomi, diventa un ostacolo che più insidioso non si può.
Vivarini, da quando, è arrivato ha privilegiato il 4-3-1-2. Il centrocampo a rombo, da una parte, potrebbe creare difficoltà tra le linee alla Reggina, dall’altra potrebbe dare superiorità numerica sugli esterni agli amaranto.
In porta l’Entella proporrà il reggino Russo. Sulla fascia destra di difesa, invece, trova spesso posto Mauro Coppolaro, prodotto del settore giovanile amaranto.
Sulla corsia sinistra di difesa, invece, Vivarini schiera spesso Costa, che aveva anche l’anno scorso a Bari.
Esperienza e gioventù sulla mediana, dove il trio più utilizzato da Viviarini è quello con l’ex Trapani Nizzetto davanti alla difesa, Koutsoupias e il giovane scuola Milan Brescianini sulla mezzala.
Sulla trequarti, invece, è spesso Schenetti il prescelto. Vivarini, inoltre, alterna due coppie d’attacco: una composta da Brunori e Capello, l’altra più esperta da De Luca e Mancosu.
Proprio quest’ultimo all’andata segnò il rigore che, di fatto, negò una vittoria che la Reggina avrebbe strameritato.
Per dare l’idea di quanto gli avversari di mercoledì degli amaranto avesse svoltato con le nuove scelte tattiche di Vivarini è sufficiente dare un parametro: la Reggina targata Baroni e l’Entella, nello stesso periodo, hanno ottenuto dodici punti, lo stesso bottino
A peggiorare il dato dei biancazzurri c’è il fatto che nelle ultime quattro giornate sono arrivate tre sconfitte.