Tra andata e ritorno sono arrivati solo due punti, nonostante nel complesso la squadra abbia dato dimostrazione di netta superiorità tecnica
Sono due i punti che la Reggina che ha ottenuto contro il Cosenza. Sarebbero dovuti, almeno nell’ordine delle cose, essere sei. All’andata è stato praticamente un tiro al bersaglio.
Al ritorno, nonostante il doppio vantaggio e il fatto che si sia smesso di giocare cullandosi sul risultato, ogni volta che si metteva il naso nell’area avversaria si aveva l’impressione di poter far male. Nel momento in cui si è accelerato, si è data subito l’impressione di poter andare a bersaglio. Anche nel momento in cui la partita poteva apparire che l’inerzia fosse nelle mani dei rossoblu.
Alla fine si è di nuovo a pareggiare un pareggio che poteva e doveva essere una vittoria. Evidenze che non rappresentano un alibi per la squadra, ma una colpa.
Tra Reggina e Cosenza sul piano tecnico non c’è paragone. L’unico singolo che forse troverebbe spazio in una formazione ideale tra le due squadre è il portiere Falcone versione 2020-2021. Ma attenzione: il Cosenza ha sostanza. Ha cattiveria, organizzazione, capacità di soffrire e di gettare il cuore oltre l’ostacolo. E, probabilmente, anche un pizzico di fortuna che lo premia per l’audacia. Armi che alla Reggina sembrano, in molti casi, fare difetto.
Non a caso viene fuori una classifica dove, tra le due compagini, ci sono solo tre punti di differenza.
La Reggina esce dal San Vito Marulla con la consapevolezza di non aver avuto concretezza: nella capacità di mettere la parola fine all’incontro nel momento in cui gli avversari sembravano pugili suonati e anche nella gestione.
Quelle con il Cosenza sono partite che potrebbero essere considerate specchio fedele del campionato amaranto. Gare che hanno portato in dote solo un punto, dove una squadra costruita con un budget inferiore, ha dimostrato di avere armi (diverse!) per dare noia ad una Reggina incapace di concretizzare la sua superiorità tecnica. La brutta notizia è che i segnali provenienti dal Marulla rafforzano la prospettiva di doversela giocare fino alla fine per lottare non retrocedere. E avere una squadra di grande qualità tecnica per giocare per quegli obiettivi, non è un vantaggio.
Non fatevi illusioni la Reggina e’tra le peggiori squadre del campionato con il peggiore attacco,si trova a 22 reti solol grazie a 7 rigori fasulli nei 180 minuti di Entella e Cosenza un solo gioal su azione, peraltro frutto di un errore di legittimo se no manco quello,come una squadre di evidente (Sic) superiorita’ tecnica con questi numeri a salvarsi,mahh,sabato Pordenone, brutto cliente,ha vinto a Salerno a Ferrara con Spal e Paliato il Monza,2 fisso senza problemi