I brianzoli, come gli azzurri, puntano a vincere il campionato, ma i loro difetti li rendono un’insidia peggiore dei toscani
Una dopo l’altra. Prima l’Empoli e poi il Monza. La capolista e la seconda in classifica. Non esattamente due passeggiate di salute per una Reggina che ha già pagato dazio nel confronto con gli azzurri. “Dipende da noi” ha detto Marco Baroni, sottolineando che un risultato positivo passa soprattutto dalla necessità di non replicare gli errori che hanno consegnato la partita all’Empoli nella penultima gara giocata.
Il Monza è secondo. Per la Reggina, però, sarà un avversario ben più temibile dell’Empoli. E non per un valore della rosa da quasi cinquanta milioni di euro e per un parco giocatori pazzesco. Semplicemente perché il Monza è una squadra che offre illusioni agli avversari. Quella di aver perso il controllo della partita, di giocare male, di faticare a fare gioco e di affidarsi troppo alle individualità.
L’Empoli gioca bene. Lo sanno tutti e non non si mette mai di notarlo nell’arco di una partita. Il Monza non gioca bene, non prende mai gol e appena può, in un modo o nell’altro, trova il modo di fare gol. Dopo che magari ti sei illuso di poterlo battere, hai fatto il passo più lungo della gamba e finisci per essere punito.
Proprio per questo l’interpretazione della gara sarà cruciale per gli uomini di Marco Baroni che dovranno essere bravi a vivere nel modo giusto le diverse fasi che la partita proporrà.
… dimostrino attributi, questa è la partita ideale … ci vuole cuore
Non valunu nenti…Mister senza paura ??❤️