Il ds della Reggiana non ha citato gli amaranto nella lotta per evitare la retrocessione
A Marco Baroni questa cosa non piacerà sicuramente, perché sa bene quanto in Serie B abbassare la guardia è un rischio enorme. Ma il dato di fatto è che gli avversari iniziano a guardare la Reggina non più come una diretta concorrente per non retrocedere. È il caso della Reggiana che occupa, assieme al Cosenza, le posizioni che valgono i play out e che oggi distano otto punti dalla squadra dello Stretto.
Tanti per chi insegue, pochi per chi sa bene che bastano un paio di scivoloni per essere nuovamente guai.
“La salvezza – ha detto il ds della Reggiana Doriano Tosi al Resto del Carlino – ce la giocheremo fino in fondo con Ascoli e Cosenza“. Parole che, tra l’altro, danno per scontato che per la salvezza diretta siano troppi da recuperare anche i cinque punti contro il Frosinone.
Parole che, tra l’altro, sono in antitesi con quanto, ad esempio, dichiarò il Carretta un paio di settimane fa (leggi qui).
La Reggina, però, deve solo guardare avanti, fare gli ultimi sei-sette punti che le servono per chiudere ogni discorso e non badare troppo a quanto eventualmente si dice al di fuori dal campo.
Carretta del Cosenza sulla Reggina: “È un attimo: basta perdere due partite e ti ritrovi là sotto”
Fine Aprile si fanno i conti. Sempre Forza Luca Gallo.
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Ma anche Carretta ha voce in capitolo? Sicuramente per tenere buoni gli agguerriti e poco urbani tifosi cosentini cerca di coinvolgere più squadre e per giunta rivali