La squadra amaranto adesso sta cominciando a far male sulle palle inattive
Era forse l’ultimo dei limiti veri che la Reggina pareva avere: l’incapacità di concretizzare sulle palle inattive. Le ultime tre partite hanno, invece, messo in mostra una squadra che ha trovato la capacità di sfruttare a dovere anche la situazioni da fermo.
È successo a Venezia in occasione del gol di Di Chiara. È avvenuto a Cittadella quando la torre di Cionek ha ispirato la zampata vincente di Bianchi. È accaduto contro il Vicenza, sebbene nell’occasione della marcatura dell’1-0 ci sia stato anche un fattore fortuna rilevante. Il riferimento va, ovviamente, all’autogol generato dal corner battuto da Di Chiara e all’autogol del vicentino Valentini.
Nelle statistiche, però, va in archivio la terza gara consecutiva in cui la squadra di Marco Baroni riesce a trovare la via della porta sfruttando quello che pareva essere un tallone d’Achille. Una testimonianza tangibile del fatto che la squadra ha intrapreso un percorso di maturazione importante, ma che a detta del tecnico può non interrompersi. Al momento, però, dall’arrivo del tecnico in avanti si sono registrati solo passi in avanti e questo è assolutamente ben augurante.