Il torneo cadetto che rivede l’allenatore avrà pochissime protagoniste che sono rimaste uguali rispetto a venticinque anni fa
Ci sarà un momento in cui, per forza di cose, si smetterà di parlare dell’Aglietti calciatore. Sarà probabilmente quello in cui la squadra inizierà il ritiro e sarà il momento di capire quali saranno le strategie tattiche il tecnico di San Giovanni Valdarno vorrà mettere in atto.
Quello che è certo è che, a distanza di tanti anni, la Reggina ritrova una Serie B che è profondamente diversa a livello di squadre. Le uniche due squadre certe di giocare il prossimo campionato cadetto sono, infatti, il Perugia (neopromosso) ed il Brescia. La truppa potrebbe allargarsi se il Chievo, come pare, riuscirà a risolvere i suoi problemi economici e come paa raggiungere l’iscrizione. Problema forse emerso piú a livello mediatico che in realtà.
Venticinque anni (quelli passati dall’addio di Aglietti) possono rappresenta un’era nel calcio e non a caso in quella B c’erano quadre tipo la Pistoiese, la Fidelis Andria, la Lucchese di cui, a certi livelli, si sono un po’ perse le tracce.
Da allora è cambiata anche la formula. Prima venivano promosse quattro squadre e retrocesse quattro, tutte direttamente. Le cose sono cambiate tenuto conto che adesso vanno in Serie A in 3 (una dai play off) e retrocedono in tre (più una attraverso i play out).
Si attende il nome dell’ultima partecipante al prossimo torneo cadetto, che verrà fuori dalla finale play off tra Alessandria e Padova.
Questo articolo è stato scritto prima della Retrocessione del Benevento, del Crotone, Del Parma e l’eliminazione dai playoff dell’Avellino