L’allenatore amaranto a fine gara non ha accampato scuse, ma ha offerto alcuni spunti abbastanza chiari
Non è mai facile digerire un ko, ma Alfredo Aglietti alla fine di Pisa-Reggina ha offerto un quadro molto chiaro della sfida. Un’analisi lucida che, però, permette di capire quali dal suo punto di vista sono state le cause che hanno generato la sconfitta dell’Anconetani.
Una sconfitta che può essere nell’ordine delle cose e che può essere ritenuta onorevole per quelle che potevano essere le premesse, ma proprio la capacità di giocarsela alla pari è il presupposto che permette di capire cosa è mancato alla squadra.
La Reggina, come lo stesso Aglietti ha evidenziato, ha commesso tre errori ed ha avuto una pecca. Gli errori sono stati l’approccio morbido dei primi dieci-quindici minuti, di cui è figlio l’autogol di Cionek mentre la squadra era sotto pressione.
L’altro errore è stato quello di Regini che doveva gestire meglio il duello fisico con Lucca in occasione del rigore, senza dovergli dare l’appoggio.
La terza “sciocchezza” (come l’ha definita Aglietti) è stata quella di Micai, che si è fatto espellere per un gesto antisportivo verso un avversario.
Se a ciò si aggiunge la pecca di non riuscire a fare gol, si arriva alla conclusione che la sconfitta di Pisa non è immeritata, ma frutto di una prestazione buona ma con errori decisivi. Quelli che non ha fatto il Pisa.
Caro Aglietti questo e un calcio antico… non vedo gioco dal mio punto di vista… abbiamo dei calciatori bravi. Dalla fascia dx non ho visto gioco in queste partite.. non fissarti con alcuni giocatori… l’aki… il tuo Reggini…ecc.. abbi rispetto dei ragazzi che fanno parte del gruppo. Forza Reggina
Caro mister Aglietti, se non si calcia in porta, non si segna. Siamo una squadra da oratorio..Sempre forza Reggina.
Aglietti abbi coraggio e fai giocare Tumminello, Gavioli e qualcun’altro ancora non visto all’opera, non ti fissare con i soliti.
Nn segnamo mai