È accaduto durante il match tra gli amaranto ed il Parma, a spiegare cosa è accaduto è un comunicato della Questura
“Sei i provvedimento di D.A.Spo emessi dal Questore della Provincia di Reggio Calabria Bruno Megale in occasione dell’incontro di calcio per il campionato di serie B tra la squadra della “Reggina 1914 s.r.l.” e quella del “Parma Calcio 1913”, disputatosi lo scorso 24 ottobre presso lo Stadio Comunale “Oreste Granillo” di Reggio Calabria”.
È quanto si legge in un comunicato diffuso dalla Questua di Reggio Calabria in relazione ad un fatto accaduto nel corso del match tra gli amaranto ed i ducali. Una comunicazione quella istituzionale in cui vengono rivelate anche le modalità di quanto accaduto.
“Dopo qualche minuto dall’inizio del primo tempo, sugli spalti della Tribuna Sud, due donne – si legge nella nota – hanno dato l’input ad una rissa, acciuffandosi vicendevolmente per i capelli e coinvolgendo i propri accompagnatori, provocando persino lo scivolamento di uno di loro dalla zona alta del Settore fino alla base degli spalti”.
La descrizione dei fatti porta poi ad una prosecuzione al di fuori dell’impianto che ospita le gare degli amaranto.
“La lite, proseguita nell’area antistante i tornelli di accesso alla Tribuna Sud, è divenuta – si legge nel comunicato – sempre più violenta con spintoni e strattonamenti, fino a rendere necessario l’intervento del personale medico e del personale della Polizia di Stato presente”.
“Grazie infatti – prosegue la nota della Questura – all’immediato intervento del personale della D.I.G.O.S. e di alcuni spettatori sono state scongiurate ulteriori e ben più gravi conseguenze, evitando anche il coinvolgimento della tifoseria negli scontri.
Gli odierni provvedimenti, scaturiti dal grave pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica concretizzatosi in occasione dell’ incontro, sono prova della costante presenza e dell’attenta vigilanza della Polizia di Stato che, nella più ampia ottica di educare tutti al rispetto dei valori del vivere civile e di recuperare la dimensione sociale del calcio da vivere come passione, divertimento e partecipazione, con l’adozione dei citati D.A.Spo. ribadisce la ferma volontà di bandire, da tutte le manifestazioni sportive, ogni forma di violenza, discriminazione e intemperanza, prevenendo e reprimendo con fermezza ogni situazione di turbativa al mantenimento dell’ordine pubblico”.