La forza dei salentini non si discute, ma si attendeva altro tipo di prova
Non così. La Reggina a Lecce poteva perdere, ma doveva fare di più. Alla fine la differenza l’hanno fatta un paio di giocate, condotte da giocatori forti ma su situazioni che gli amaranto, con un po’ di concentrazione in più, avrebbero potuto leggere diversamente.
Quella che, dati alla mano, è una squadra in caduta libera ha peccato in concentrazione ed attenzione. Ha preso gol evitabili e non ha mai dato l’impressione di avere le risorse per arrivare nell’area di rigore avversaria.
Oggi si ha il timore che il progetto tecnico stia mostrando tutte le sue lacune. Nulla gira come potrebbe, segno che neanche la fortuna tifa amaranto, ma bisogna trovare il modo di invertire la rotta. Serve un risultato positivo, ma si ha anche consapevolezza del fatto che non arriverà come manna dal cielo.
Bisogna andare a prenderselo creando i presupposti giusti, cosa che a dire il vero non è sembrato di rilevarli nella prestazione vista contro il Lecce. Non ci sono dubbi sul fatto che la squadra si stia impegnando al massimo e stia lavorando per uscire da questa situazione difficile. Domenica al Granillo arriva l’Alessandria e mancheranno Cionek ed Hetemaj squalificati.