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Reggina, il confronto con un anno fa: cosa dicono i numeri

Gli amaranto nella stagione passata erano partiti malissimo, ma avevano recuperato nella stessa fase in cui ci si trova in questa stagione

La Reggina 2020-2021 era stata una squadra che si era resa protagonista di un girone d’andata particolarmente negativo. La svolta era arrivata, anche grazie al mercato di gennaio, tra la fine della prima metà del campionato ed il ritorno.

Quest’anno le cose sono andate diversamente, poiché gli amaranto erano partiti forte e poi si sono resi protagonisti di un crollo verticale. L’auspicio che è i tre punti ottenuti con il Crotone rappresentino il presupposto per offrire prestazioni migliori e soprattutto tornare ad avere continuità di risultati.

Pur avendo cambiato tre allenatori, al momento la Reggina è al momento avanti rispetto alla squadra della passata stagione che sfiorò i play off. Dopo tre giornate del girone di ritorno, gli uomini di Baroni avevano esattamente due punti in meno rispetto alla squadra 2021-2022: 25 contro 27.

Un vantaggio che, comunque vadano le cose a Ferrara, sarà confermato. In occasione della quarta gara di ritorno, infatti, gli amaranto pareggiarono a Cosenza e arrivarono a quota 26. Numeri che certificano come, quantomeno a livello di classifica e in ottica salvezza, la posizione della Reggina abbia la possibilità di essere un buon trampolino per lanciarsi nel finale di campionato.

 

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Alberto
Alberto
2 anni fa

A proposito di numeri quale mente eccelsa disse che Corazza non era pronto per la B ?Aver giocato a calcio non significa capirne di calcio il Signore che ci liberi da certi individui

Un Tifoso
Un Tifoso
2 anni fa
Reply to  Alberto

Credo che in una qualsiasi società calcistica “normale”, dove esista un minimo di programmazione e un reale progetto, e non sia dato troppo spazio ad improvvisazione e colpi di desta, un DS che vendesse il capocannoniere della squadra, 14 gol non bruscolini, per sostituirlo con un giocatore di serie C svedese, nel momento stesso in cui il nuovo arrivato, manifestatosi in tutta la sua scarsezza venisse messo sul mercato dopo soli 3 mesi, pregando qualche società di prenderselo anche in prestito, sarebbe stato licenziato o invitato a dimettersi dal presidente di quella società, oppure si sarebbe dimesso di sua stessa iniziativa.

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