Seconda vittoria consecutiva per gli amaranto
Era uno scontro diretto, ma la Reggina a Ferrara ha dimostrato di essere di un livello diverso alla Spal. Non era un dato scontato, perché il momento negativo da cui proveniva la squadra amaranto prima di battere il Crotone sembrava senza fine.
Merito di Roberto Stellone che in un paio di settimane ha ridato consistenza, fiducia e consapevolezza ad un gruppo che sembrava in un tunnel senza uscita. E la vittoria di Ferrara, in tal senso, vale tanto.
A livello simbolico, perché tutti volevano fare un regalo a Luca Gallo. Un pensiero inevitabile per un presidente che non sta bene. I tre punti sono stati il miglior modo per omaggiarlo in questa fase difficile della sua vita.
E poi c’è l’aspetto tecnico-tattico. Una Reggina che risponde con la forza ai duri contrasti degli avversari e, al momento, opportuno dopo aver rimediato all’errore dello svantaggio subito. Lo fa con autorevolezza, pescando da ogni angolo della rosa e soprattutto mostrando di avere un piano tattico organizzato alla perfezione.
I gol di Tumminello su assist dell’ex oggetto misterioso Giraudo, il guizzo di Bianchi e la firma di Galabinov sono marchi autentici di una squadra che ha ritrovato la strada di sé stessa. Un gruppo che riesce ad essere camaleontico sul piano tattico e quando c’è da concretizzare la superiorità sull’avversario è in grado di farlo.