Il tecnico romano è uno dei grandi artefici del cambio di passo amaranto, vivrà giorni di preparazione che saranno un po’ diversi dagli altri
In Serie B si gioca praticamente sempre in questa fase del campionato. Mercoledì alle ore 18.30 la Reggina se la vedrà con il Frosinone e non sarà una partita come tutte le altre per Roberto Stellone.
È lì che il tecnico romano ha aperto la sua carriera da allenatore, con un avvio che lasciava presagire ad una marcia inarrestabile verso i vertici del calcio italiano. Quattro anni da allenatore ciociaro, con un doppio salto dalla C alla A.
147 panchine: 59 vittorie, 39 pareggi e 49 sconfitte. Numeri importanti e tanti momenti belli vissuti che torneranno in mente nel momento in cui incrocerà qualche sguardo tra quelli che lo hanno accompagnato in quegli anni: dal 2012 al 2016.
Il presente si chiama, però, Reggina. E Stellone ha l’onere di preparare una partita complicata, con una squadra non al meglio sotto il profilo della disponibilità di uomini.
Il tecnico lo farà con i principi che hanno contraddistinto le ultime scelte: rotazione degli uomini, a a partire dai portieri. Il suo auspicio è che la sua convinzione continui a rivelarsi portatrice di risultati come avvenuto nelle ultime uscite.