Nella Marche è facile prevedere una squadra sensibilmente diversa da quella vista contro il Benevento
Quando Roberto Stellone annunciava che avrebbe cambiato spesso e volentieri sei-sette giocatori a partita non tutti gli avevano creduto. La realtà dei fatti dice che l’allenatore romano l’ha fatto davvero ed ha avuto ragione. Questo perché ha dato compattezza al gruppo e soprattutto la squadra si è approcciata ad un lungo tour de force avendo sempre energie sufficienti a non pagare sul piano fisico rispetto agli avversari.
Anzi, probabilmente la frenata che è costata il sogno dei play off risale proprio alla settimana in cui il tecnico ha dovuto fare i conti con una lunga lista di assenti che lo ha privato di questa possibilità. Era il periodo in cui il sabato si era affrontato il Perugia, il martedì il Cittadella e poi il Cosenza. Arrivarono solo quattro punti quando probabilmente era necessario portarne a casa almeno sette.
Ci sono pochi dubbi sul fatto che Stellone ad Ascoli manderà in campo una squadra che. per cinque-sei undicesimi, sarà diversa da quella dell’ultima uscita. Potrebbe, però, essere l’ultima volta in cui ricorre ad una rotazione così ampia. Questa è l’ultima settimana in cui ci sono dei turni infrasettimanali e l’allenatore aveva annunciato che, ad un certo punto, avrebbe battezzato una formazione tipo.
Da valutare se giocare senza obiettivi potrebbe prefigurare scelte di altro tipo, magari finalizzate ad iniziare a preparare la prossima stagione.