Nessuna pena per i club cadetti coinvolti nella vicenda anche dopo il secondo grado
La Corte Federale d’Appello-Sezioni Unite ha respinto il reclamo del Procuratore federale a seguito del ricorso presentato contro la sentenza del Tribunale federale, che in primo grado aveva prosciolto gli 11 club e le 61 persone tra dirigenti ed amministratori accusati di aver prodotto plusvalenze fittizie.
Dunque, salve Parma e Pisa, le due società di serie B coinvolte nella vicenda: per loro nessun tipo di sanzione, neanche quelle relative alla classifica del prossimo campionato di serie B, oltre a quelle di tipo pecuniario.