L’honduregno sembra aver acquisito una maggiore consapevolezza dei propri mezzi, anche se i margini di miglioramento sono ancora grandi

C’è un parametro che, forse, più degli altri racconta che il Rigoberto Rivas 2022-2023 è un calciatore più consapevole rispetto agli anni passati. Si fa riferimento al fatto che più volte lo si veda andare a battere i calci piazzati. Non è esattamente una scelta che si è vista spesso nei tre anni precedenti, ma forse è il segnale più evidente del fatto che Inzaghi crede nei suoi mezzi tecnici. Non a caso ha chiesto alla società di non cederlo, nonostante le diverse richieste.

Eppure non tutti lo farebbero, se si considera che a lungo si è creduto l’honduregno essere soprattutto un calciatore abile nello scatto. Ma non è l’unico elemento che segna una linea di discordanza tra il Rivas del passato e quello di oggi. Quello visto in questa stagione tiene di più e meglio la palla, alza la testa, sa cosa fare e nel complesso sembra avere una migliore padronanza di se stesso.

Per una maturazione definitiva manca ancora qualcosa, a partire da una maggiore capacità di far male in area di rigore. Tuttavia, è innegabile che si stia rivedendo il calciatore che aveva fatto bene soprattutto con Baroni e forse anche un filo meglio. Non bisogna, inoltre, dimenticare che il ragazzo è patrimonio della Reggina e una sua definitiva consacrazione darebbe tanti vantaggi.