Il rigore sbagliato dal francese poteva essere un episodio negativo, ma la squadra ha subito mostrato affetto verso il 7
La fascia di capitano al braccio e un rigore pesante da tirare, dopo diversi minuti con il gioco fermo. Se a tirare è Jeremy Menez tutti si aspettano una conclusione all’angolino, all’incrocio, persino un cucchiaio. Non un tiro centrale e debole. Probabilmente neanche a lui che, al terzo anno di Reggina, sta finalmente trovando continuità d’utilizzo.
Un rigore pessimo quello calciato da Houdini che ha ricordato da vicino quello fallito contro il Lecce due stagioni fa. C’era Baroni in panchina e altri tempi per il suo rendimento. Stavolta, però, è stata la squadra a tirarlo su.
Hernani non ci ha pensato neanche un secondo ad andare a rincuorarlo dopo l’errore. Il destino ha voluto che fosse proprio lui a realizzare il rigore decisivo. E dalle dichiarazioni a fine partita è anche emerso che tutto il resto della squadra, a fine primo tempo, è andato a ripetergli di non preoccuparsi, che il gol al Genoa lo avrebbero fatto lo stesso per come stavano giocando.
Menez, per i suoi compagni di squadra, è una specie di gioiello da tenere in una campana di vetro. Solo chi ha giocato a calcio sa cosa significa avere in squadra uno che, da un momento all’altro, può tirarti fuori la giocata decisiva. Se non hai le sue qualità, non ti pesa neanche correre per lui. E, a dire il vero, più volte lo si è visto chiamare ed andare in pressing contro il Genoa.
Non è stata una prestazione indimenticabile la sua. Giova, però, ricordare che ha messo lo zampino nelle due occasioni create dalla Reggina nella seconda frazione. L’azione che porta al secondo rigore nasce da un suo passaggio in profondità per Canotto, contrastato ai limiti del fallo e proseguita con il cross di Pierozzi da cui è nato è il fallo di mano. Ed è suo anche il lancio da cui scaturisce lo slalom di Canotto, culminato con la parata di Semper.
L’applauso fortissimo del Granillo è stato il riconoscimento di un pubblico che comprende la possibilità che si sbagli. Menez, per la Reggina, è una risorsa di valore inestabile.
È vero quelli che dice Giuseppe, però anche se non al meglio è uno che se s illumina cinque minuti cambia la partita. Insomma è difficile per l allenatore farne a meno
Sono d’accordo sulle indubbie capacità di Menez ,purtroppo il rendimento non è costante. Lunedì si capiva che Menez era sotto tono molto nervoso, quando è così, deve essere sostituito e non si deve permettere di tirare un rigore così importante