Reggina, buona la prima senza Gagliolo: dietro però serve qualcosa a livello numerico

L’assenza del difensore non si è fatta sentire grazie ad un’ottima prova difensiva di squadra

Reggina-Bari è stata la prima volta che gli amaranto hanno giocato senza Gagliolo. Il difensore centrale è stato sempre utilizzato Inzaghi. A fare la differenza nelle idee del tecnico, oltre al rendimento, c’è il suo essere mancino e discretamente veloce grazie al suo passato da terzino.

La Reggina, anche grazie ad un’ottima prova di squadra, ha subito solo il solletico dalla fase offensiva del Bari. Al netto dell’errore che è costato il gol annullato dal Var. Camporese e Cionek hanno giocato molto bene, dimostrandosi due calciatori affidabili. O meglio tutti “titolari” come ama dire Inzaghi.

La sensazione è che, però, tre calciatori per due posti siano pochi con all’orizzonte il girone di ritorno. Il rischio squalifiche ed impedimenti vari renderebbe troppo “corta” la scelta qualora ne mancasse solo uno. Il giovane Dutu, al momento, è stato preso poco in considerazione.

La Reggina potrebbe andare a caccia di un’altra alternativa di spessore. Se si pensa ad un difensore mancino e rapido la mente va subito a Bruno Amione, spesso ricordato dai tifosi. Tuttavia, si tratta di un calciatore che nelle ultime gare ha giocato da titolare nella Sampdoria e, salvo cambio di strategie blucerchiate, non è oggi possibile pensarlo come obiettivo facilmente raggiungibile. Sono discorsi che, però, a livello di valutazioni societarie saranno rinviate a dopo la partita con l’Ascoli.

Non sono queste voci che distraggono i protagonisti amaranto, considerato che la mancanza è numerica e non qualitativa. Lo stesso si può dire per la corsia di desta difensiva, dove fino a ora Pierozzi è stato inesauribile  ed eccezione ma serve dargli un cambio all’altezza per quando servirà.