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Reggina: a Bari era una partita da andarsi a prendere

Non serve a nulla parlare di buona prestazione

D’accordo: la Reggina non meritava di perdere. Ha offerto una prestazione più che sufficiente. Quando, però, manca una partita alla fine del campionato in queste considerazioni è facile trovare poca utilità.

Serviva, invece, una squadra che sin dal primo minuto trovasse il modo di mettere in campo le maggiori motivazioni rispetto ad un Bari che era quasi certo del terzo posto (non lo era al 100%). Davanti, tra l’altro, c’era un avversario che per almeno un tempo ha dato l’idea di non essere nella sua migliore giornata, anche per merito della prestazione amaranto.

Questa è la fase del campionato  in cui le squadre che riescono a centrare il proprio obiettivo riescono a superare i propri limiti. La Reggina, invece, ha avuto il torto di confermarli tutti. Dalla scarsa capacità di concretizzare il proprio gioco a quelli difensivi. Non è un caso se la squadra amaranto fa trenta cross e non fa mai gol, mentre gli altri ne fanno uno e vanno a segno. Come quello del gol di Folorunsho che ha spaccato e deciso la partita del San Nicola.

Non centrare i play off sarebbe un vero peccato, ma oggi non si è più padroni del proprio destino. Per non avere rimpianti non ci sono alternative a battere l’Ascoli. I calcoli prima servono a poco.

 

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