Sarà un caso che un centro sportivo come Torre Annunziata, fiore all’occhiello del Catania degli anni migliori, non trovi qualcuno disposto a rilevarlo? Probabilmente no. In terra etnea il declino dei rossazzurri ha fatto sì che, senza una squadra di Serie A; la struttura potrebbe essere poco attrattiva considerati i costi e l’opportunità di formare giocatori per squadre che hanno la disponibilità economica e l’appeal per i giovani che potrebbero avere quelle di massima serie.
Se un centro sportivo ancora più importante come quello catanese resta senza un futuro, diventa chiaro perché anche il Centro Sportivo Sant’Agata non faccia morire dalla voglia di prenderlo in gestione società che militano in Serie C o in Serie D a Reggio Calabria.
Soprattutto se, come ha detto Ballarino in conferenza stampa, al momento è possibile utilizzare solo uno dei cinque campi e per rendere omologabile gli altri cinque è necessario spendere circa cinquecentomila euro.
Cosa ne sarà del Sant’Agata? Lo si scoprirà nelle prossime settimane, intanto il simbolo della Reggina presto rischia di diventare una cattedrale nel deserto.
Che peccato!! un fiore all’occhiello un tempo ammirato da tutti ridotto in questo stato!Povera Reggio e povera Reggina!
Non toccherebbe al comune rimetterlo in sesto? Con quale criterio, si da in gestione un centro sportivo ricco di handicap? Con quali presupposti e con quale coraggio, chiediamo che la Reggina torni al calcio che conta? Un fiore all’occhiello lasciato in stato di abbandono è alquanto inquietante e vergognoso!!!