Quando è quasi finito il girone d’andata sottolineare che la Lfa Reggio Calabria non ha ancora un’identità di gioco convincente rappresenta una dato che fa riflettere. Non aver fatto ritiro e preparazione resta un faldone che la squadra si porta dietro come gap, ma non potrà essere la giustificazione da portare avanti fino alla fine del torneo. Così come non lo è la questione della pressione forte nel giocare in uno stadio come l’Oreste Granillo. Anzi giocare in uno stadio del genere per un calciatore di Serie B dovrebbe essere un privilegio.
Della partita vinta contro il Locri c’è da salve solo il risultato. Se si potesse si firmerebbe per poterle vincere tutte così, in maniera immeritata. Siccome la consistenza di una prova è la cartina di tornasole della competitività di una squadra c’è un po’ di preoccupazione. Il tempo inizia a stringere e si auspica che Trocini, magari con un colpo di mercato adeguato, possa riuscire a trovare quella famosa quadra che eviti prestazione come quella offerta contro il Locri.
Serve riportare la situazione nell’ordine delle cose e questo implica che chi rappresenta Reggio Calabria non possa sempre e comunque faticare per battere avversari di seconda fascia
Mi dispiace mister nulla di personale, purtroppo ti stai dimostrando non all altezza di guidare una squadra come la Reggina, non sei riuscito a dare uno straccio di gioco
purtroppo ancora oggi la squadra non ha un’identità di gioco, non è questione del “Granillo”. Trocini dovrebbe rendersi conto che qualcosa non va
Ma quale svolta il campionato è già finito. Pensino al prossimo anno e a venderla a qualcuno
AIAIAI O REGGINA E MEGHIU MU SAI FINIMMO TE GUAI
È chiarissimo sin dall’ inizio che servono rinforzi
A poco a poco vi ritroverete a giocare con lo stadio vuoto
Sempre le stesse cose dice…..ma, non si e’ seccato?