Vincenzo Attrice è uno dei calciatori che alla fine degli anni ’80 hanno fatto sognare Reggio Calabria con un ciclo difficilmente ripetibile, quello guidato da Nevio Scala. A distanza di anni il legame storico con Reggio Calabria fa sì che segua ancora le sorti del club amaranto.
Parlando alla Gazzetta del Sud ha espresso il suo punto di vista su quello che sarà il prosieguo di questa stagione ed anche il futuro. “I play off – ha evidenziato- non so quanto serviranno. La società si dovrà già muovere per puntare alla promozione diretta. Reggio merita palcoscenici prestigiosi. Non è comunque colpa dell’attuale dirigenza se ci si trova nei dilettanti. La scorsa estate qualcuno ha scherzato sulla pelle dei reggini, presi in giro. Aver subito un atlro fallimento dopo quello avvenuto nell’estate del 2015 per il mancato versamento, entro la ddata del 20 giugno, della somma di 750.000 euro lo trovo assurdo”.
Se giocavano non eravamo con questo punteggio, vagabondi cialtroni,
Quello che scrive il ns. Già giocatore Amaranto in serie A è vero.
Bisogna programmare oggi e non tra qualche mese. La giusta attuazione dei programmi e la lungimiranza, potranno essere i giusti alleati per un team forte come la tradizione dovrebbe ricordarci. Se a suo tempo un reale e forte attaccante fosse arrivato già a settembre e con possibili attuali 10/12 reti firmate, probabilmente eravamo affiancati almeno alla Vibonese con 53 punti e con la giusta mentalità, data dai risultati positivi. aver ricevuto tanto dal Siracusa 2 sconfitte evitabilissime, la prima con un gol scaturito da un fuorigioco già sul 1-1 la seconda attualissima da una cattiva amministrazione della barriera all’85° in trasferta. E poi la sconfitta interna con il trapani, con questi 12/13 punti in più e di conseguenza con 6 punti in meno sottratti in primis al Siracusa, e 3 al Trapani eravamo secondi pronti a sfruttare ogni passo falso della battistrada che diversamente dalla @LFA, sta profondendo risorse finanziarie a più nn posso per vincere questo campionato.
A buon intenditori.
Rocco Bambace
Bisogna muoversi adesso non l anno prossimo