Dopo l’ingresso di Salandria per Mungo ad inizio secondo tempo, ad un certo punto si è vista quella che forse è la Reggina (il nome è un po’ forzato, come molti tengono a precisare ma serve a rendere l’idea) più reggina di sempre o comunque degli ultimi trent’anni.
Tra autoctoni e altri che reggini lo sono di adozione, è andata in campo una squadra con una identità amaranto piuttosto marcata. In campo infatti c’erano i due centrali Girasole ed Adejo. Uno è nato a Reggio Calabria e dichiarato tifoso amaranto, l’altro reggino lo è diventato. Terzino sinistro c’era Toti Porcino, mentre a guidare il centrocampo c’era Nino Barillà con Ciccio Salandria.
Il conteggio sale a sei con Alessandro Provazza, ovvero il calciatore che ha sbloccato il punteggio. Il settimo, tra l’altro, può essere considerato quel Marcel Perri che, pur essendo cosentino di nascita e senza avere un trascorso lungo in amaranto per ragioni anagrafiche, resta un calciatore cresciuto al Sant’Agata.
A completare l’undici c’erano Velcea, Martiner, Bolzicco e Renelus