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Reggina: al di là dei disastri arbitrali, troppa paura nella ripresa

Amaranto forse troppo timorosi dell’avversario e dei suo nomi

La Reggina è la squadra che tira di più in porta, che crea più occasioni da rete e che segna di più nel campionato di Serie B. Lo stesso non si può dire della difesa che, nelle ultime settimane, ha preso qualche gol di troppo, molti dei quali evitabili ed anche con errori individuali. Si pensi, ad esempio, alla prestazione di Cionek contro il Perugia, all’errore in uscita di Gagliolo e a estremi difensori che, fino ad ora, non sono stati un valore aggiunto.

Questo significa che la cosa migliore che fa la Reggina è attaccare. Fare gol. Anche semplicemente tenendo uomini che sappiano ripartire in contropiede. Contro il Benevento Inzaghi, ad un certo punto, ha schierato la squadra con il 3-5-2 per contenere il 3-4-3 avversario.

Mancavano ancora una ventina di minuti e ci si è presi il rischio di portarsi il Benevento nella propria area con un solo gol da difendere. Una scelta che è sembrata meno opportuna, soprattutto considerando un Fabbian in difficoltà nel secondo tempo e mantenuto in campo fino all’85’.

I nomi sanniti erano importanti, ma la storia dice che i gol sono arrivati su azioni estemporanee. Dopo aver preso il 2-2, la Reggina è tornata ad attaccare e lo ha fatto mettendo a nudo le fragilità di una squadra che, pur imbottita di nomi, i problemi sembrava averli soprattutto dietro. Rinunciare ad attaccare e magari a fare il terzo gol ha contribuito a tenerla in vita fino al 90′

Con il Genoa la tattica della difesa a cinque, va detto, aveva funzionato. La partita sarà da analizzare. Senza drammi ovviamente, perché nessuno può contestare l’eccellente lavoro di Inzaghi e del suo staff fino ad ora.

Resta, ovviamente, da non dimenticare ciò pesa tantissimo sulla partita: il gol irregolare convalidato al Benevento.

 

 

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Agostino
Agostino
1 anno fa

Il 2 a 0 si doveva portare i tre punti al Sant’Agata, difendersi in modo intelligente con ferocia agonistica, non è la prima volta che da fuori li vediamo impauriti, francamente è necessario(consiglio) un Corso di autostima, sino ad Aprile, minimo!

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1 anno fa

col senno di poi è facile parlare di paura e poi paura di che. Senza errori arbitrali e var la vittoria no sarebbe sfuggita e poi Paleari alla fine ha salvato il risultato E finiamola di criticare sempre e di sentitci tecnici

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1 anno fa

Gli iper critici tecnici neo laureati a Coverciano, che vomitano giudizi sui singoli calciatori e danno consigli a Inzaghi su chi e come deve far giocare la squadra, dovrebbero rammentare che nelle ultime 3 partite, contro Genoa, Venezia e Benevento (tutte favorite per la promozione in A), la Reggina ha ottenuto 7 punti, e sarebbero stati 9 se non fosse stata letteralmente scippata della vittoria contro i sanniti. Paura dei nomi degli avversari? Ma per favore…….

Saverio
Saverio
1 anno fa

Esiste un problema grande che è quello dei portieri…..con quelli attuali sarà difficile fare il salto di qualità…

Tex
Tex
1 anno fa

D’accordo con le disamine di tutti, ma dobbiamo ricordarci che qualche volta anche mister come Ancelotti qualche mossa in una partita l’avrà interpretata in maniera non esatta; credo che un leggero calo nella ripresa la Reggina l’abbia avuto (complice il campo pesante) e obbiettivamente il Benevento si è giocata l’unica carta che aveva, cioè irrobustire ancora di più il centrocampo in qualità (l’attacco è stato stoppato benissimo) e li la Reggina non ha avuto più gamba per attaccare come sa senza farsi infilare dai filtranti beneventani. Poi mettiamoci la carta che la sezione arbitrale si è “prudentemente riservata”, la libera interpretazione della regola del calciatore avversario che disturba la visuale del portiere e il dato è tratto. Questa volta ed a Modena “la libera Interpretazione ha penalizzato gli amaranto”, speriamo in seguito di giovarne anche noi.

Vincenzo
Vincenzo
1 anno fa

Sottoscrivo in toto l’analisi della redazione: la Reggina aveva saldamente in mano il pallino del gioco (con il Benevento che appariva in palese difficoltà) ed ha, sorprendentemente, deciso di regalarlo agli avversari invece di seguire il corso naturale della partita che virava verso il 3-1 e magari anche 4-1.
Pippo è un grande allenatore, un servo sciocco non gli dirà mai che ha sbagliato ma i grandi allenatori dei servi sciocchi non sanno che farsene.
Nel momento in cui sostituisci il polmone (Canotto) ed il cervello tattico della squadra lì puoi perdere anche la partita che guidavi saldamente, e sul 2-2 tutti abbiamo temuto per il 2-3.
Insomma non puoi sostituire uno come Canotto che con la sua velocità, la sua dinamicità, la sua caparbietà spacca le difese e non puoi regalare agli avversari uno come Menez la cui presenza, quando sta in campo, avvertono gli avversari che sanno che da uno come lui possono sempre aspettarsi qualche sorpresina, ma avvertono anche i suoi compagni ai quali il carisma di Menez, ormai allenatore in campo, dà non solo geometrie ma anche carattere.
Insomma caro Pippo, ti ringrazio per tutto quello che hai fatto adesso e che farai nei prossimi anni perché spero che tu possa restare il “mio” allenatore il più a lungo possibile, ma stavolta hai sbagliato.
Sono convinto che già dalla prossima (sono certo che Brescia sarà la trasferta che sentirai più di tutte) riuscirai a farti perdonare

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1 anno fa

Che disamina iper critica a posteriore, se i torti arbitrali non ci fossero stati saremmo a magnificamente le sostituzioni e il coprirsi al fine di portare il risultato.

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1 anno fa

Il punto debole è la fascia sinistra con di chiara che è altalenante e Rivas inutile

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1 anno fa

unico ad avere responsabilità,questa volta,è superpippo.Ha avuto paura dell’avversario snaturando la naturale predisposizione degli amaranto.:comandare il giuoco,attaccare e vincere.

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1 anno fa

Ieri sono mancati diversi uomini come intensità e cmq giocavi sempre contro una squadra attrezzata per fare un’altro campionato ma detto questo non abbiamo mai subito in maniera tale da rischiare il pareggio…
Se non fai quei regali avremmo portato a casa i 3 punti senza problemi…

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1 anno fa

Ci sentivamo di aver già vinto la gara, bisogna migliorare sotto questo aspetto ma comunque sempre orgoglioso di questa squadra

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