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Ghirelli: “Coronavirus: ecco come stanno le cose in C”

Le parole del presidente della Lega Pro

Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ai microfoni di TuttoC.com fa chiarezza sulle misure prese dalla terza serie in merito all’emergenza Coronavirus.

Cinque partite rinviate in questo turno. Di cui quattro in extremis.
“Noi siamo il terminale intelligente e attento di quanto deciso da autorità scientifiche e di governo. Piacenza-Sambenedettese è stata rinviata dall’autorità locale, ovvero il prefetto, e noi ci siamo adeguati. Per quanto riguarda Giana Erminio-Como, Lecco-Pro Patria, Arzignano Valchiampo-Padova e Feralpisalò-Carpi appena abbiamo avuto la contezza della situazione abbiamo avvisato i club. E cioè questa notte, alle 2:30. Poi è chiaro che, data l’ora, qualcuno l’ha visto diverse ore dopo. Qualcuno ha risposto alle 5, qualcuno alle 6, altri magari dopo. Però è chiaro che può succedere, questa è una situazione particolare e bisogna munirsi di tanta pazienza. Torino-Parma, in Serie A, ad esempio l’hanno rinviata a pochissime ore dal fischio d’inizio. Noi, comunque, siamo in stretto contatto con tutte le nostre società per rispondere a tutti i loro quesiti”.

Nel frattempo avete deciso di rinviare altre cinque gare del turno infrasettimanale.
“Ribadendo che le mosse della Lega Pro derivano da decisioni delle autorità statali, anche noi possiamo fare qualcosa. E l’abbiamo fatto rinviando Albinoleffe-Monza, Como-Alessandria, Pergolettese-Carrarese, Pro Patria-Olbia e L.R. Vicenza-Piacenza. L’ordinanza, infatti, riguardava solamente la domenica odierna ma noi abbiamo deciso di rinviare già da adesso questi match del mercoledì, per una serie di motivi. Intanto per non caricare un ulteriore elemento di stress sulle strutture territoriali di Lombardia e Veneto, poi perché volevamo evitare trasferte inutili. Penso, ad esempio, all’Olbia che sta vivendo pure le difficoltà della crisi delle linee aeree. Quindi, con molta ponderazione, abbiamo deciso di sospendere queste gare”.

A chi si domanda perché il Vicenza, ad esempio, giocherà quest’oggi a Cesena pur essendo una squadra veneta, che risponde?
“Che la circolare del governo ad oggi è chiara: se una squadra veneta o lombarda deve andare a giocare in un’altra regione va, se invece deve giocare sul proprio campo, ovvero nei territori interessati dall’allarme coronavirus, allora si sospende la partita. Le nostre decisioni, ripeto, derivano da quelle dei ministeri preposti. Noi abbiamo avuto e dobbiamo avere un atteggiamento che non sottovaluti nulla, quindi non superficiale, ma allo stesso tempo non dobbiamo far mosse che propaghino ulteriormente la paura. Quindi continuiamo a rimanere a contatto con chi ha la situazione territoriale e medica sotto controllo e decidere di conseguenza alle loro scelte”.

Nel frattempo ci sono le giovanili, con alcune gare bloccate.
“È un problema delicatissimo. Ma in questo caso c’è poco da fare: le zone del contagio sono state isolate, i ragazzi di quelle cittadine non possono muoversi e, di conseguenza, non possono allenarsi né venire a contatto con compagni e avversari”.

La regolarità del campionato è messa a dura prova da tutti questi rinvii, ovviamente necessari. C’è la possibilità di un blocco dei campionati?
“La salute passa davanti a tutto. Detto questo, mi auguro veramente che non si arrivi a dover bloccare tutto. Ma su questo adesso non si può dire molto perché navighiamo a vista. Con la saggezza che ci deve contraddistinguere esamineremo questa situazione. Lo stop alle partite, però, porta con sè un altro problema, quello economico. Il Governo sta ragionando sul decreto per le misure economiche nelle aree colpite: in alcuni dei nostri club la situazione potrebbe diventare pesante, visti i mancati incassi. Quindi spero che si tenga conto anche delle loro problematiche”.

Domani Consiglio Federale in FIGC. Il Coronavirus non era l’argomento all’ordine del giorno ma lo diventerà.
“Suppongo di sì. Siamo di fronte a una situazione molto particolare: non dobbiamo esagerare ma dobbiamo ricordarci che è molto inusuale. E quindi va affrontata con molta convinzione”.

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