Il numero uno della Lega Nazionale Dilettanti ha annunciato il rischio concreto di un’estinzione do massa dei club del calcio di base, vale a dire ben 3.600
L’emergenza Coronavirus, oltre ad aver apportato danni concreti all’economia nazionale del nostro Paese, sta destando parecchie preoccupazioni anche per quello che sarà il futuro delle aziende e delle società operanti sul territorio nazionale. Una problematica che ha colpito anche il mondo del calcio, che rischia seriamente di perdere molte società nel giro di qualche mese, specialmente quelle delle categorie minori. A riguardo, ha parlato il presidente della LND Cosimo Sibilia a Radio Marte. Di seguito, le sue parole:
“Abbiamo più volte manifestato alla autorità e al governo che la situazione del calcio di base rappresenta 12 mila società in Italia, un milione di tesserati, i numeri sono elevati. Al Governo, attraverso una relazione, abbiamo manifestato il nostro timore sulla ripresa. Il Coronavirus ha messo in ginocchio la nostra economia reale dei piccoli imprenditori che sostengono questo calcio di base, noi ci aspettiamo una vicinanza concreta altrimenti dovremo fare i conti con un problema enorme, con un abbandono del 30% delle nostre società, numeri preoccupanti. Il calcio esce da questa emergenza se riesce a modificarsi, serve un modo compatto per affrontare le difficoltà”.