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Coronavirus, Noto del Catanzaro: ”Anche promuovere le prime tre crea un problema…”

Il patron dei giallorossi si esprime sul futuro della Serie C

Ai microfoni di TMW, il presidente del Catanzaro, Floriano Noto, ha espresso il suo punto di vista circa la ripresa dei campionati, la questione promozioni ed il blocco totale del calcio. Di seguito, le sue parole:

SOSPENSIONE E PROMOZIONI – ”Per quanto riguarda sospensione e annullamento del campionato, credo che siamo ad una larga unanimità, c’è l’intenzione di tutti di finirla qui. Perché c’è anche un problema etico nel pensare a giocare in questo momento. Per quanto riguarda invece meccanismi di promozione e retrocessione si apre un tema molto diverso: qualsiasi metodo o scelta lascia degli scontenti. Pure far salire solo le prime crea un problema, mancavano tante partite, ricordo qualche anno fa l’Alessandria perse un vantaggio di 12 punti. Idem per le varie soluzioni alternative…”.

QUARTA PROMOSSA – ”Noi avevamo trovato la via dell’estrazione, e capisco che possa sembrare poco sportiva, ma tiene comunque di conto di molti fattori della classifica. Rispettando le posizioni, la decima per salire di fronte a una seconda deve vincere venti estrazioni. Però così ha comunque una chance. Ricordo che il Cosenza due anni fa era 6° o 7° quando mancavano otto partite, poi arrivò 5° e vinse i play-off. Non sempre vince la seconda… Capisco che possa sembrare forte, ma bloccando tutto l’estrazione è la soluzione più giusta. Capisco le preoccupazioni anche di chi ha meritato sul campo, si vedano le prime”.

E’ IL MOMENTO DI DIRE BASTA – “Penso che non siamo così decisi nel dire le cose come stanno: stiamo girando intorno al mantenimento dello status quo. Invece è arrivato il momento di dire le cose, e condivido i francesi: è il momento di dire stop. Però come dice Spadafora il calcio non può rivolgersi al Governo per certe cose e fare in autonomia su altro: io avrei bloccato qui senza chiedere aiuto al Governo di stoppare il campionato, non siamo bambini. Ho alcuni amici tra i presidenti di B e anche lì sono messi male. Non possiamo più continuare a fare calcio come fatto fino ad oggi. Capisco che ci sono in gioco milioni di euro, e non saprei nemmeno consigliare visto che non ho mai vissuto la realtà della Serie A purtroppo. Con certi interessi ci si pensa su due volte prima di decidere, ma in Serie B e C siamo coscienti che c’è una situazione devastante”.

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3 anni fa

Ricordo anch’io all’andata il Cacanzaro prima di venire a Reggio ?

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3 anni fa

Fegati spappolati

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