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Spadafora e quelle parole che sanno di stop definitivo: ”Sentiero stretto per la ripresa. Fossi nei presidenti…”

Il ministro dello Sport gela la Serie A e annuncia come allenamenti e campionati possano non riprendere. In più un chiaro messaggio ai presidenti ed un aggiornamento sul protocollo sanitario

Parole che sanno, se non addirittura di uno stop preannunciato, di un messaggio chiaro al mondo del calcio. Parole significative quelle del ministro dello sport Vincenzo Spadafora, che a La 7 ha annunciato, in sostanza, come ad oggi non ci siano le condizioni per riprendere né allenamenti né campionati, in quanto il sentiero che porta a questi ultimi sia ancora molto stretto.

Molto stretto, ma ancora non chiuso definitivamente. Secondo Spadafora c’è uno spiraglio, anche se probabilmente la soluzione migliore sarebbe quella di non rischiare e, in questo caso, non addentrarsi sulla via del pericolo. Allo stesso tempo, però, il ministro ha lanciato un chiaro messaggio ai presidenti dei club, soprattutto a quelli di A, ovvero quello di pensare alla prossima stagione, che in sostanza vorrebbe dire archiviare il campionato attuale.

”Il protocollo della Figc non era sufficiente, verrà rivisto oggi e domani insieme alla commissione tecnico scientifica. Ecco perché non abbiamo consentito subito gli allenamenti. Allo stesso tempo vedo un sentiero molto stretto per la ripresa del campionato, c’è tanta incertezza e l’alternativa sarebbe quella di far seguire anche all’Italia la stessa strada di quei paesi che hanno deciso di fermarsi. Io fossi nei presidenti delle società di calcio mi preoccuperei di una ripresa sicura. Nei prossimi giorni potremmo avere una sorpresa visto che la Lega si riunirà di nuovo. La maggioranza dei presidenti di Serie A potrebbe chiederci di sospendere tutto, io fossi al posto loro penserei alla prossima stagione, inutile che i presidenti scrivano al presidente Conte. Sarebbero pressioni inutili, il governo deciderà insieme “.

“Io sarei folle a demonizzare il calcio, sennò il prossimo anno mancherebbero le risorse. Gli allenamenti singoli dal 4 maggio sono impossibili e io oggi non posso dire se a metà giugno si potrà tornare a giocare. Se non ci sarà sicurezza, il campionato dovrà fermarsi”, conclude Spadafora.

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