Dall’attuale girone della Reggina arrivano i primi dubbi sul futuro, causati dalla crisi economica dovuta all’emergenza Coronavirus
La pandemia da Covid-19 ha lasciato e lascerà segni evidenti nell’economia del nostro Paese, colpito, oltre che dal punto di vista sociale, soprattutto dal punto di vista economico. Le aziende italiane si trovano in difficoltà e sono costrette a pagare le conseguenze del virus vista la lunga inattività e gli scarsi (o in certi casi nulli) introiti che derivano dalla lenta ripresa.
La crisi che stanno attraversando la maggior parte delle imprese non può non ricadere sul mondo del calcio, che oltre allo stop forzato dovrà fare i conti con le difficoltà delle aziende gestite dai presidenti dei club, che nel calcio ripongono i propri interessi secondari, soprattutto nelle categorie minori.
Presidenti che, dunque, dovranno prima capire in che condizioni verseranno le proprie aziende e successivamente pensare alla quantità di risorse (se ci sarà) da destinare al calcio. A riguardo, ai microfoni del Corriere dello Sport ha parlato Franco Iachini, presidente del Teramo (club abruzzese che milita nel girone C di Serie C). Di seguito, le sue parole:
“La mia società è solida, non ci sono debiti, ma non posso assicurare l’iscrizione al campionato del prossimo anno. Devo prima capire in che condizione verserà la mia azienda e poi individuare quali saranno le risorse da destinare al calcio“. Il numero uno biancorosso sembra essere addirittura pentito di aver acquisito il Teramo: “Con il senno di poi non rifarei quello che ho fatto lo scorso anno, avevo delle ambizioni, ma le problematiche di tipo burocratico mi hanno tolto la voglia di andare avanti”.