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Avversari Reggina, il patron della Casertana contro i suoi giocatori: ”Andranno via a fine stagione”

Il presidente dei falchetti D’Agostino non ha digerito che i propri giocatori si stessero per rivolgere all’AIC in seguito al ritardo del pagamento degli stipendi e si è detto profondamente deluso dagli stessi

Dura conferenza stampa, tenutasi sui canali social del club, del presidente della Casertana, Giuseppe D’Agostino, il quale si è scagliato contro i propri giocatori in seguito alla questione relativa al ritardo nel pagamento degli stipendi. Il club campano, infatti, il 17 marzo aveva annunciato di essere impossibilitato a pagare gli stipendi dei propri tesserati a causa dell’emergenza Coronavirus (problematica risolta successivamente, seppur con dieci giorni di ritardo).

Attraverso i canali ufficiali del club, il patron D’Agostino non le ha mandate di certo a dire ai propri giocatori dopo essere venuto a conoscenza che questi ultimi erano pronti ad informare l’Associazione Italiana Calciatori per via del ritardo dei pagamenti della società. Di seguito, le sue parole:

“Tutti gli impegni con squadra e staff sono stati onorati, come tutte le aziende ci sono stati dei problemi che adesso abbiamo risolto. La squadra è stata pagata con dieci giorni di ritardo rispetto al previsto e non riesco a capire perché c’è stata una inspiegabile paura per questo leggero ritardo. Proprio in questi momenti così difficili si capisce su chi puoi realmente fare affidamento. Adesso la Casertana sono solo io ed i tifosi. Gli altri hanno i propri secondi fini. Io ed i tifosi rappresentiamo la Casertana. Noi continuiamo per la nostra strada. Il progetto prosegue senza sosta e non si ferma alla Serie B. Nonostante la pandemia il nostro lavoro non si è fermato”.

 “Per tre anni e mezzo sono stato tra i presidenti a pagare in anticipo e non l’ho mai comunicato. Qualcuno ha provato ad insinuare che il ritardo non fosse dovuto alla pandemia, ma a chissà quale motivazione. Lo Stato non ha ancora pagato la Cassa integrazione, figuriamoci come la mia azienda non possa andare in difficoltà come tantissime altre”.

”Stiamo parlando di otto giorni di ritardo nel pagamento di stipendi a calciatori che appena un mese prima avevano preso due stipendi. Una cosa del genere non me la sarei proprio aspettata dai calciatori. Dopo meno di una settimana dal ritardo dei pagamenti, mi hanno comunicato della lettera all’AIC. Tutto solo per un ritardo di appena otto giorni. Questa cosa non l’avrei mai potuta immaginare. Sia chiaro, quello esercitato dai calciatori è un loro diritto, ma se proseguono con tale presa di posizione significa che non hanno fiducia nel sottoscritto e che andranno via a fine stagione. Con me non ci sono mai stati problemi, ho sempre mantenuto ogni tipo di impegno. Prendere due punti di penalizzazione per un ritardo nei pagamenti di soli dieci giorni è assurdo e fa male. Quelli erano punti conquistati sul campo e che meritavamo”.

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