Mercoledì 22 luglio è stata una giornata di verdetti in A come in B
La Reggina manca dalla Serie B da sei anni. Da allora gli amaranto hanno giocato prevalentemente nel girone C di Serie C con una (traumatica) esperienza in Serie D post mancata iscrizione.
Sono stati anni in cui il confronto è stato soprattutto con realtà meridionali, più o meno grandi. Adesso si torna a sfidare i club del Nord. E in Serie B la Reggina rischia di essere una delle (poche) portabandiera del Meridione.
L’ennesima ‘iniezione’ di Nord arriva dai verdetti arrivati nella serata del 22 agosto. Il Brescia è retrocesso matematicamente dalla massima serie, mentre la Reggiana si è accaparrata l’ultima promozione disponibile prevalendo sul Bari.
Questo è, però, anche il frutto degli exploit di Benevento e Crotone. I sanniti sono già in Serie A, i pitagorici quasi…
Chi, invece, rischia di lasciare la Serie A è il Lecce. I salentini devono recuperare quattro punti in tre partite al Genoa. L’impresa non è impossibile, ma è ardua.
Restano, perciò, la Salernitana, il Trapani, il Cosenza e la Juve Stabia.
I campani sono in odore di play off e nulla vieterebbe agli storici gemellati della Reggina di sognare la Serie A.
I siciliani e i calabresi sono in una situazione complicata ed evitare la retrocessione sarebbe un’impresa. I due punti di vantaggio che i silani hanno sui granata accrescono le speranze.
Con tre partite da giocare devono recuperare rispettivamente sei e quattro punti sulla quartultima Juve Stabia.
Il posto delle vespe, però, non è certo un approdo sicuro. Chi lo raggiunge si gioca lo spareggio per non retrocedere per la quintultima. A loro volta, però, i campano hanno la possibilità di agguantare la salvezza diretta.
Di certo c’è che, su 20 squadre, nella prossima stagione ci sarà comunque davvero poco Sud.
Un motivo in più per far bene per la Reggina.