Il patron del club seriano sottolinea come le tre squadre abbiano un dato in comune che va contro la potenziale funzionalità della Lega Pro.

Reggina, Monza e Vicenza (in rigoroso ordine di risultati) hanno strapazzato i rispettivi gironi. Lo hanno fatto con organici importanti, dall’alto monte ingaggi e soprattutto esperti.

Soprattutto quest’ultimo dato non è sfuggito al presidente dell’Albinoleffe Gianfranco Andreoletti che ha messo in rilievo come gli investimenti messi in campo da tre proprietà facoltose abbiano, in un certo senso, alterato gli equilibri del sistema.

“Mi preme rilevare – ha dichiarato ad Ucalbinoleffe.com – un dato su cui chi guida il calcio italiano dovrebbe riflettere. Le tre squadre già promosse e le due finaliste dei play off  hanno totalizzato nella sessione regolare del campionato una presenza media di 0,2 – 0,3 under a partita. Praticamente non ne hanno fatto uso”.

“Nella legittimità della scelta, che spetta a ogni società, ritengo – ha proseguito – però sia importante evidenziare come tale situazione “tradisca” la mission della Lega Pro e il principio della sostenibilità della categoria, visti gli effetti inflazionistici che tale situazione genera. Il calcio fa bene ai giovani e i giovani fanno bene al calcio: questo è il nostro motto, questa è anche la mission della nostra lega”.

Problemi che, nel futuro prossimo, ci si augura possano non riguardare la Reggina, ormai in un’altra dimensione.
Tuttavia, la discussione prima dell’avvento di Gallo e dei suoi investimenti avrebbe trovato d’accordo anche i sostenitori amaranto che spesso, con squadre di ventenni, hanno visto i propri colori duellare con una o due società allestite a suon di milioni.