Apparente fase di stallo, ma il motivo riguarda dinamiche che sono ormai chiare

La Reggina presto annuncerà l’arrivo di Alessandro Plizzari per la porta. Salvo sorprese, lo stesso destino riguarderà anche Lorenzo Crisetig e Gabriel Charpentier.

Tuttavia, gli amaranto non sono affatto fermi. Ci sono altri profili con i quali esiste un’intesa di massima.Per mettere in atto l’opera di rafforzamento bisognerà quantomeno iniziare quella di sfoltimento dell’organico.  I giocatori in uscita sono davvero tanti e non c’è alcuna intenzione di aumentare il numero di elementi attualmente sotto gli ordini di Toscano.

I motivi sono essenzialmente tre: far allenare contemporaneamente più di 30 giocatori diventa un problema non da poco per lo staff tecnico, al Sant’Agata potrebbe subentrare finanche un problema di ricettività e soprattutto diventa un problema gestionale sotto il profilo economico.  Tenere in rosa calciatori che sono fuori dai piani per ancora un paio di mesi con annesse retribuzioni sarebbe un costo importante ed inutile.

Occorre ricordare che, comunque, il mercato apre l’1 settembre e finisce il 5 ottobre.

Il mercato è fatto anche di affaristi e persone che devono speculare sulle situazioni.  E’ il gioco delle parti. Accade perciò che gli interlocutori del club amaranto, inizino a giocare sulle trattative perchè conoscono bene la situazione.

Non c’è alcuna possibilità di ricevere alcun compenso sui calciatori che la Reggina ha in uscita, tenuto conto che, in C e al netto di qualche eccezione, non si acquistano cartellini da tempo immemore. C’è chi, però, chiede addirittura alla Reggina di venire incontro ai club future destinazioni, magari elargendo un incentivo e consentendo ai calciatori di accontentarsi di stipendi più bassi in Lega Pro.

Massimo Taibi sa però di avere un’altra carta da far valere nelle intermediazioni a tre tra la Reggina, i calciatori ed i club interessati ai tesserati amaranto. Il ds prova a spiegare ai calciatori che, provenendo da un’annata vincente, non avrebbero alcun interesse a fare resistenza economica sulle trattative.  Soprattutto è loro interesse, essendo per lo più over, accordarsi il prima possibile con altre squadre, alla luce del fatto che presto le caselle inizieranno a riempirsi e le rose che, da quest’anno, hanno posti limitati.

Un gioco di interessi che, in altri casi, si sviluppa in altro modo. Per Corazza, ad esempio, ci sono diverse squadre che farebbero carte false per averlo. In quel caso la Reggina, come è accaduto con il Modena, pone come condizione per la trattativa o un compenso o l’ingaggio di un altro calciatore comunque valido per la categoria.

Di certo c’è che questa è la fase dei ‘braccio di ferro’. La Reggina, dove può, prova a non demordere.