Gli attaccanti di Alessandria e Catania sono stati grandi protagonisti della cavalcata amaranto, ma al momento i loro numeri sono lontani da quelli dell’anno passato
Ci sono annate magiche. Quelle che, per intendersi, rendono ogni calciatore in grado di rendere oltre i propri limiti. Di cancellare gli anni che sono sulla carta d’identità. Ed è stata una delle grandi risorse della Reggina che, nella passa stagione, è stata fermata solo dal coronavirus.
Un annata trionfale che, per certi versi, ha falsato persino quello che è il reale valore di alcuni elementi. Al punto che ci sono tifosi che li rimpiangono, memori di ciò che è stato l’anno scorso, senza considerare tutti i fattori che hanno influenzato la passata stagione ed il fatto che si è cambiato categoria.
Con un attacco che segna poco diventa quasi inevitabile rimpiangere Simone Corazza. Visto questo mostrato da Vasic, forse sarebbe potuto essere il caso di sprecare una casella over per lui, ma sarebbe sbagliato immaginare potesse essere il salvatore della patria in quanto a prolificità offensiva. Lo scorso anno ha segnato 14 reti, ha frantumato ogni record personale e, prima dello stop del campionato, vedeva da vicino persino quello della Reggina detenuto da Alfredo Aglietti in Serie C (20).
Andando a vedere le sue statistiche di quest’anno all’Alessandria, lo score parla di 13 apparizioni, 4 gol e 3 assist. Numero da buonissimo calciatore da top club di Serie C (con possibilità di vedere la B), quale è sempre stato, non da fenomeno.
Un altro dei grandi protagonisti della passata stagione era colui che sembrava l’intramontabile Reginaldo, alla soglia dei 37. Per lui al momento 11 gare realizzate e 1 assist, senza un gol segnato.