L’ex difensore giallorosso ha parlato del momento della squadra allenata da Eugenio Corini
L’ex difensore del Lecce, Angelo, protagonista di un precedente tra la Reggina e i salentini (il 2-4 salentino al Granillo del 19 marzo 2010), ha parlato a La Gazzetta del Mezzogiorno del momento della squadra di Corini:
“A due partite dal termine del girone di andata il Lecce è staccato di cinque lunghezze dalla piazza d’onore che, unitamente alla prima, porta direttamente in massima serie. Si tratta di uno svantaggio ampiamente colmabile in un campionato lungo e complicato, nel quale accade sovente che team che stazionano a lungo ai margini della zona play out arrivino in alto e, viceversa, che complessi che sembrano destinati alle primissime posizioni, rischino di retrocedere. Ho visto all’opera i giallorossi in alcuni incontri, esprimono un calcio propositivo e votato all’attacco. Con questa filosofia, che apprezzo molto, di norma si crea tanto in fase offensiva, ma si concede in quella difensiva”.
Sulle mosse di mercato dei giallorossi dice: “La squadra è nel gruppone che sgomita nella prima metà della graduatoria e questo significa che sta facendo bene e che la rosa è solida. Quindi, arriverà qualche puntello mirato, magari un paio di elementi di esperienza e due o tre giovani talentuosi che hanno tanta fama ed una grande voglia di mettersi in mostra. Sul fronte delle partenze, non penso che andranno via i big maggiormente utilizzati nelle prime diciassette giornate. Si tratta di un periodo delicato soprattutto perché, a finestra aperta, si gioca. Accade, quindi, che ci siano delle aspettative da parte di alcuni calciatori o magari che altri arrivino in un gruppo già consolidato. Questo, ad esempio, è un aspetto da tenere in debito conto, in quanto occorre puntare su bravi giocatori, ma che siano anche funzionali alle dinamiche dello spogliatoio“.