Nel primo tempo contro il Lecce gli amaranto hanno dato l’impressione di andare più forte rispetto agli avversari in alcuni frangenti

Nella prima parte del campionato la Reggina aveva dato l’impressione di pagare molto sotto il profilo fisico rispetto ad altre squadre.

Dopo l’esordio e qualche altra gara dove gli altri erano in condizione precaria per effetto di una preparazione iniziata molto dopo rispetto agli amaranto (erano fermi da marzo), si era da subito iniziato a percepire che la squadra pagasse in fatto di brillantezza rispetto agli altri.

Gare come quelle contro il Venezia avevano messo in rilievo quanto, soprattutto dopo i cambi, la Reggina si trovasse a rincorrere, senza capacità di raggiungerli, gli attaccanti avversari.

Dopo qualche sospetto proveniente da altre partite della gestione Baroni, la sensazione avuta contro il Lecce è che il trend si sia invertito.

Spesso si sono visti i salentini in difficoltà nel contenere i giocatori più fisici amaranto: Rivas e Folorunsho soprattutto, ma anche Situm ed in qualche caso Charpentier.

Diventerà, però, un dato interessante capire quanto questo sia dipeso dal modulo con superiorità numerica sulle fasce e quanto dai tanti uomini di passo schierati.    Tanto per fare un esempio: avere Crisetig in campo avrebbe sicuramente dato più qualità, ma forse meno sprint.

Le prossime gare aiuteranno a capire l’andazzo, ma il fatto che Baroni continui a chiedere giocatori giovani e veloci spiega quale sia il modo di intendere il calcio del tecnico.