I granata non sono una delle squadre che gioca meglio ma fanno tanti punti, ecco perché il match è davvero insidioso
La Salernitana è forse ciò che la Reggina vorrebbe essere. Una squadra che sa concretizzare al massimo i propri volumi di gioco e che riesce a ottimizzare le proprie prestazioni. Tradotto in termini più semplici: la squadra di Castori gioca molto peggio degli amaranto, ma fa molti più punti.
Merito di un gioco ricco di pragmatismo dove a fare la differenza sono la forza della difesa e la qualità degli attaccanti.
Un’impronta quella dei granata che non dipende neanche da un sistema di gioco, quanto dalla mentalità. Nel corso della stagione la Salernitana ha adottato in maniera alternata sia il 3-5-2 che il 4-4-2.
La solidità difensiva guidata da uomini da uomini come Gyomber e il portiere Belec, così come la qualità offensiva assicurata dal duo ben assortito di punte Djuric-Tutino, hanno assicurato ai campani un rendimento al di sopra delle aspettative.
Attenzione anche all’affidabilità di Capezzi e al brio di Cicerelli. Tutti uomini che regalano grande pericolosità ad una squadra molto cinica.
Tutte caratteristiche che, anche per effetto di ciò che la Reggina ha fatto vedere quest’anno, rendono la Salernitana un avversario complicato per la Reggina. Molto più di quanto già non dica la classifica.
Le tre sconfitte consecutive arrivate a cavallo tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021 (Monza, Pordenone e Empoli) sono state, in parte, cancellate dal ritorno alla vittoria contro il Pescara nell’ultimo turno casalingo. Appuntamento alle ore 21.