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Reggina, nuova versione di Baroni: pompiere

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Le dichiarazioni del tecnico a fine partita chiariscono il suo punto di vista

Da quando Marco Baroni si è seduto sulla panchina della Reggina ha indossato tanti panni  Alcuni non li ha mai smessi.  Ad esempio quelli dello psicologo, nel rivitalizzare una squadra che ad un certo punto sembrava sprofondare nel clima di sfiducia e scarsa consapevolezza che la contraddistingueva.

Quelli del normalizzatore nel momento in cui ha messo ogni giocatore nella posizione in cui gli veniva più congeniale e in cui si sentivano a loro agio.  Dichiarazioni come quelle di Situm e Di Chiara, arrivate nei mesi scorsi, hanno certificato quanto la posizione scelta per loro dall’ex tecnico del Benevento fosse quella che sentivano più “loro”.

Quelli del formatore per il lavoro che sta facendo su giovani come Delprato, Folorunsho, Rivas e Stavropoulos.  L’unico cruccio societario è che solo uno sia di proprietà degli amaranto.

Baroni, in questa stagione, è stato anche “gestore”.  Se Menez sta fuori una partita, viene escluso per la seconda volta consecutiva ed entra in campo con lo spirito giusto significa che chi muove le fila lo fa avendo il totale appoggio della squadra.  Aspetto, tra l’altro, già notato con un Bellomo decisivo contro il Pordenone.

È vero, il mercato l’ha aiutato.  Pedine come Nicolas, Crimi e Montalto erano elementi di categoria che mancavano vistosamente alla squadra. È stato, però, lui a fare molte scelte e ad indicare la direzione che tra l’altro, si era iniziata a vedere già dalla seconda partita della sua gestione.  Gare come quelle contro Vicenza, Ascoli e Lecce erano state buone prestazioni, ma era arrivato solo un punto per motivi quasi metafisici.

Ora, però, Baroni fa il pompiere e butta acqua sul fuoco dei facili entusiasmi.  Oggi play off e play out hanno la stessa distanza.  L’illusione di poter veleggiare con quel vento in poppa che si sente, anche per effetto di qualche episodio finalmente favorevole, potrebbe tradire.

Le sue dichiarazioni a fine partita sono state chiare.  Bisogna pensare partita dopo partita e cercare la prestazione.   È l’unico modo per non cadere nelle trappole di un campionato sui generis.   La prossima tappa si chiama Empoli e la Reggina adesso ha la consapevolezza di potersela giocare con tutti.  Altro step raggiunto.

 

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ciccokozza
ciccokozza
3 anni fa

Baroni tienili tutti sul pezzo come stai facendo finora, poi i risultati dipendono da tanti fattori. Comunque fossi in Taibi mi preoccuperei di farlo prolungare

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