La squadra di Dionisi è quella che nel girone d’andata ha fatto vedere le cose migliori sul piano del gioco
Per una squadra come la Reggina, reduce da sette risultati utili consecutivi ed un poker in trasferta, affrontare la capolista può essere lo stimolo giusto. Quello che ti consente di non specchiarti di fronte alla bontà del rendimento dell’ultimo periodo e richiama automaticamente la concentrazione necessaria nel campionato di Serie B..
Occorrerà non sbagliare l’approccio, contro una squadra come quella toscana che non conosce il sapore della sconfitta dallo scorso 31 ottobre. A batterla fu il Venezia (3-1), la stessa che la scorsa partita l’ha costretta al pari interno. Dati che raccontano come i toscani, di fatto, non perdano da oltre un girone e quattro mesi esatti.
Quella di Dionisi è una squadra che, in alcune occasioni, ha mostrato un calcio spumeggiante, frutto di un affascinante progetto tattico e soprattutto da una grande concretezza. Anche perché i risultati parlano chiaro.
I toscani hanno giocato la maggior parte delle partite con il 4-3-1-2 e un trio offensivo in grado di offrire soddisfazioni. Bajrami dietro La Mantia e Mancuso rappresenta di gran lunga la migliore prima linea che, al momento, il campionato cadetto ha proposto in questa stagione.
E attenzione al resto della squadra. A centrocampo ci sono direttori d’orchestra intercambiabili e abbondanza di mezzali in grado di far male con i loro inserimenti. Menzione speciale anche per il terzino sinistro Parisi, autentica sorpresa stagionale.