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Reggina, Petruolo: “Arriviamo al rush finale in condizione omogenea”

L’analisi del preparatore atletico amaranto in vista del finale infuocato di stagione

Lunedì riparte la preparazione della Reggina in vista del rush finale. Sarà un mese di maggio intenso con gare ogni tre giorni e lavoro serrato senza mai tirare il fiato. Ma come ci arriva la squadra di Marco Baroni. A rispondere a questa domanda è, in conferenza stampa, il preparatore atletico amaranto Andrea Petruolo.

“La squadra ci arriva con condizione omogenea – afferma – perché tutti hanno giocato tanto e in questa settimana abbiamo lavorato proprio in questo senso, nel far arrivare tutti alla medesima condizione. Le tante partite sono difficili da affrontare ovviamente sotto l’aspetto fisico e per noi arrivarci in condizione omogena è importante. Permette al mister di poter fare diverse scelte. Sarà importante lavorare sulle strategie di recupero e su tutta quella parte di supporto alla prestazione”

Come ha lavorato la Reggina in questa settimana di sosta?

“Questa settimana è stata improntata diversamente rispetto ai programmi inziali. Con la sosta abbiamo potuto concentrarci sullo sviluppo di alcune qualità e corse che giocando tanto era difficile sviluppare. Abbiamo fatto allenamento distanziati per motivi che ben sapete e quindi abbiamo cercato di sviluppare esercitazione che includessero corse specifiche per i diversi ma anche gesti tecnici. Ieri abbiamo potuto fare una sorta di amichevole per aggiungere alcune componenti che solo giocando si possono sviluppare.”

Una cosa è certa, la Reggina, con l’avvento di Baroni e del suo staff è cresciuta sotto tutti i punti di vista. Merito di un lavoro efficace che continua a dare i suoi frutti.

“L’aspetto mentale incide tanto anche sulle prestazioni, quello che noi abbiamo fatto appena arrivati è stato osservare e analizzare le varie situazioni – dichiara – c’era chi aveva giocato e chi no, chi aveva infortuni. Abbiamo innanzitutto cercato di capire la situazione per sviluppare il lavoro e portare tutti nelle condizioni migliori. La squadra ha risposto bene mostrandosi disponibile”

Come è cambiata la preparazione in tempo di covid?

“Sicuramente è molto cambiata. In questo torneo ci sono state tante partite ravvicinate e con il covid c’è poco tempo per recuperare in maniera ottimale. Per quel che mi riguarda si fa un gran lavoro di monitoraggio incrociando i dati con la parte sanitaria ma anche mentale per far sì che il giocatore rientri subito in clima campo e non resti isolato per troppo tempo. Per la parte fisica bisogna subito andare a lavorare sugli aspetti fisici almeno di forza, sempre che il giocatore sia asintomatico.”

E su Folorunsho…

“Michael ha qualità fisiche innate, il mister ha avuto il merito di tirarle fuori. Grazie al continuo lavoro svolto le sue qualità fisiche sono esplose”

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