È quasi metà giugno, ma al momento in Serie B ci sono squadre che devono persino annunciare l’allenatore
I più pragmatici diranno che non si è ancora esaurita la prima decade di giugno. Chi, invece, ha un po’ di memoria ricorderà come già questa fase del mercato, in Serie A e B, fosse ricca di operazioni più o meno definite. Era la diretta conseguenza di un calcio che, al tempo, aveva la forza di supportare sessioni di mercato in cui i giochi al rialzo erano all’ordine del giorno.
Oggi, invece, ci sono squadre che ancora non hanno l’allenatore. Tutti preferiscono attendere prima di muoversi, cercano di vendere prima di acquistare e ne viene fuori una sorta di immobilismo che necessita di giorni e settimane prima di essere superato.
È una fase dove tutti si guardano e nessuno agisce. E chi lo fa sa di poter sbagliare. Il calcio di oggi, per certi versi, è quasi un modello economico da studiare. La stessa Reggina, soprattutto nell’era Gallo, spesso vogliosa di bruciare sul tempo la concorrenza, ha voglia di ponderare al massimo.
Massimo Taibi si sta muovendo in questo quadro, di cui è conscio anche Alfredo Aglietti. L’allenatore, in occasione della sua conferenza stampa di presentazione, ha sottolineato come non bisogna avere fretta. E, a dire il vero, al momento di fretta non pare averne nessuno…”.
non bisogna avere fretta, sopratutto, c’è un serbatoio in serie c, in cui pescare, non sempre grandi nomi, vedi feralpi, vedi Alessandria, mi pare che Empoli non ha vinto con grandi nomi, anche se nell organico bisogna avere quei 3./4 di un certo calibro, insomma c’è il tempo per valutare con calma
Forza reggina
Dal lago di Garda
fino al ritiro(dove si avrà il 70 % dell’organico) c’è un mese di tempo, meglio ponderare e scegliere bene