Sembra passata un’eternità, ma quella data ha per certi versi un’importanza storica nell’arco di questo campionato
Sono passati quasi sessanta lunghi giorni dal 24 ottobre. Due mesi nell’arco di un campionato rappresentano una fase abbastanza importante e per la Reggina rappresentano la distanza esatta dal momento in cui è arrivata l’ultima vittoria al Granillo.
Cittadella, Cremonese, Ascoli ed Alessandria. Sono le quattro squadre che hanno dato vita alla serie nera di sconfitte casalinghe che è attualmente aperta per la squadra amaranto. Una parentesi che è una ferita che si proverà ad iniziare a curare con la consapevolezza che ci sarà da affrontare una vera e propria corazzata, cioè il Brescia.
Il sapore della vittoria tra le mura amiche non si conosce da quel bel successo contro il Parma che lasciava ben sperare per la stagione in corso. Le firme di Menez e Galabinov erano autografi d’autore su un tabellino di prestigio.
Oggi di quel 24 ottobre è rimasto ben poco, se non il ricordo quasi sbiadito del sapore dei tre punti in casa. L’augurio è che non debba passare così tanto affinché si possa tornare ad avere la stessa sensazione, tenendo conto che, considerata la pausa, bisognerà arrivare al 22 gennaio per rivedere la squadra di Toscano al Granillo (arriverà il Crotone).