Con il collega del nostro sito partner calciofere abbiamo analizzato i temi caldi della sfida tra rossoverdi e amaranto
La Reggina rende visita ad una Ternana decisa a migliorare il rendimento casalingo e sopratutto ad allontanare la zona rossa della graduatoria. Per capire di più sul momento della squadra di Lucarelli, abbiamo interpellato il collega Emanuele Lombardini del portale del nostro network calciofere.it.
Che Ternana troverà la Reggina?
Troverà una Ternana determinata nel tornare alla vittoria al Liberati. La strigliata di Bandecchi dopo la gara contro l’Ascoli, col presidente che voleva addirittura bruciare le maglie per “lavare l’onta” ha sortito gli effetti, anche perché contro il Brescia la squadra ha giocato bene, non meritando il pareggio, che è arrivato sull’ennesimo errore, sempre lo stesso che la squadra fa da Agosto e che è costato molti punti. E’ una squadra che non fa progressi e non colma i suoi gap, che non sta avendo il supporto pieno di chi avrebbe dovuto fare la differenza (leggi Donnarumma).
Bilancio negativo per la stagione delle Fere o era lecito attendersi di più?
La Ternana sta facendo il campionato che ci si aspetterebbe, di questo la società ed il tecnico sono consci. Nessuno ha chiesto a Lucarelli di vincere quest’anno il campionato. Ci si aspetta però una salvezza tranquilla, quello si. E qui forse serve un cambio di passo, che per il momento non è arrivato. La Ternana fatica sul fronte offensivo, nonostante l’ottimo potenziale ed in difesa è distratta.
Punti di forza della squadra di Lucarelli? Dove eventualmente la Reggina può colpire i rossoverdi?
Il collettivo è l’arma migliore della Ternana. Molti di questi giocatori fanno parte del gruppo che ha vinto il campionato lo scorso anno. Lucarelli a mio parere ha dei limiti tattici (per esempio, si ostina a giocare con due mediani, senza averne uno strutturato) ma è un ottimo motivatore e questo spesso si percepisce. La Ternana continua a prendere gol a difesa schierata, questo è senz’altro il punto debole.
Ha colpito i più il fatto che la Ternana si é limitata ad un solo colpo sul mercato di gennaio: sarebbe servito qualcosa di più?
La società aveva annunciato che non sarebbe intervenuta sul mercato di gennaio, perché non lo ritiene funzionale alla necessità di avere giocatori pronti. Senza l’infortunio di Kontek (finito ora fuori lista) anche Bogdan sarebbe arrivato quasi certamente a giugno. Lucarelli in conferenza stampa ha negato, ma la società ha cercato a lungo un centrocampista e Brescianini non è arrivato perché il Monza alla fine ha deciso di tenerlo. Il vero acquisto sarà Capanni, arrivato in estate e subito infortunatosi, che ora è tornato: Lucarelli lo conosce bene e quindi appena sarà pronto lo getterà nella mischia. Il vero problema è che non sono state fatte cessioni, tranne quella di Nesta al Lecco. Così sono rimasti giocatori che non troveranno mai spazio e che ora non possono più svincolarsi come Modibo Diakitè e i giovani Mazza, Ortolani, Ndir e Rovaglia, rientrato dalla Fermana e non girato ad altro club. Solo quest’ultimo potrebbe avere qualche chance perché Lucarelli ha deciso di valutarlo e magari potrebbe a breve giocare qualche spezzone.
