Il tecnico del Benevento, prossimo avversario, ha un rapporto particolare con i colori amaranto
Fabio Caserta, da calciatore, è arrivato ad un passo dal vestire la maglia della Nazionale. Più volte, però, ha sottolineato come il suo rammarico non sia stato non aver indossato l’azzurro, l’amaranto. Quello della “sua” Reggina, per lui nato e legato a Melito Porto Salvo con il mito di Alfredo Aglietti.
Quello stesso allenatore che un girone fa guidava la Reggina presa a pallate dal Benevento guidato da Caserta. Non una novità per un allenatore che è un reggino vero, ma che non può sottrarsi alle ragioni del professionista. A maggior ragione, se come accadrà martedì, arriverà sullo Stretto con la necessità di fare punti per dare vigore alle ambizioni della sua squadra.
Nei cinque precedenti da allenatore contro la Reggina non ha mai perso. Tre vittorie (Compresa quella dell’andata) e due pareggi. Da calciatore, invece, il bilancio parlava di quattro successi amaranto, tre vittorie e tre pareggi. Ma quella è una storia ormai chiusa.
Martedì al Granillo, invece, se ne apre un’altra e si gioca soprattutto per la classifica.